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Acquario in casa: 5 cose da sapere prima di acquistarlo!

L’ambiente sottomarino… magico e vibrante, vivo e armonioso… così pacifico, così rilassante… sarebbe bello averlo in casa vero? Magari su mobile in salotto o su un piedistallo nel nostro studio. Possiamo lasciarci ispirare da quella pace e da quella magia, ma prima di portare l’acquario in casa, assicuriamoci di sapere tutto il necessario!

1 – Dove sistemiamo la vasca?

Iniziamo parlando proprio della vasca che andremo a comprare. Per un neofita che non ha mai avuto una vasca, l’ideale sarebbe procurarsene una da 200 litri, perché più è grande l’acquario, meno manutenzione è richiesta. Dobbiamo anche considerare le dimensioni, una vasca standard ha queste misure: 80 x 40 x 50.

C’è anche da considerare un’altra variabile: la dimensione e il numero di pesci che la nostra vasca ospiterà, perché per vivere bene, i pesci come gli umani hanno bisogno del loro spazio vitale:

  • un pesce lungo  fino a 3 cm ha bisogno di almeno 3 litri d’acqua;
  • un pesce lungo da intorno ai 5 cm ha bisogno di almeno 7 litri;
  • Se è lungo intorno agli 8 cm allora saranno necessari almeno 10 litri;
  • Per tutti i pesci oltre i 10 cm dovremo calcolare almeno 12 litri;

In più dovremo stare attenti anche ai tipi di pesci che andremo a inserire, in quanto dei pesci molto territoriali, per vivere bene potrebbero aver bisogno anche di 100 litri di acqua a testa!

E dopo che abbiamo deciso la vasca da acquistare, iniziamo a cercare il punto più adatto in casa in cui inserire il nostro acquario. Per quanto possa essere bello e decorativo, a farla da padrone in questa scelta non sarà il nostro gusto estetico, ma le necessità dell’acquario. L’acqua al suo interno infatti deve essere sempre a una temperatura costante, ciò significa che l’acquario deve rimanere lontano da fonti che alterano la temperatura (ventilatori, forni, etc…), ma anche lontano dal contatto diretto del sole, che potrebbe favorire la crescita delle alghe.

2 – L’attrezzatura di base

Se abbiamo un acquario, allora avremo anche tutta l’attrezzatura necessaria alla sua manutenzione. In particolare dovremo tenere conto del filtro di eliminazione delle sostanze inquinanti. Se abbiamo un acquario da salotto è meglio che sia interno, con una pompa dell’acqua che impedisca il ristagno della stessa e la lasci limpida, permettendo ai pesci di vivere felici.

Non dobbiamo neanche trascurare il termoriscaldatore, che serve a mantenere stabile la temperatura dell’acqua intorno ai 24°… normalmente assomiglia a una provetta.

Altra cosa da considerare è anche l’impianto di illuminazione, che non solo garantisce luce e benessere ad alghe e piante, ma permette anche ai pesci di vivere tranquilli e sereni. Stiamo parlando di tubi fluorescenti impostati sempre al massimo della luminosità, da tenere accesi da un minimo di otto a un massimo di dodici ore al giorno.

Abbiamo terminato con l’attrezzatura essenziale, ma se vogliamo rendere il nostro acquario di classe non possiamo farci mancare un aeratore. Questo tubicino collegato al diffusore d’aria sarà utilizzato per ossigenare l’acqua e ottenere un bellissimo effetto estetico.

E se non abbiamo il tempo di star lì a dar da mangiare ai nostri pesci, allora ci sarà il distributore automatico di mangime a farlo per noi. Collegato a un timer, nutrirà i nostri piccoli pesciolini sempre allo stesso orario, anche in nostra assenza!

3 – Le piante, non solo decorazioni

All’interno di un acquario in casa più della metà della superficie deve essere arricchita da vegetazione. Queste piante (che non sono assolutamente di plastica, ma piante vere) non servono ad appagare il  nostro gusto estetico, ma rappresentano una fonte essenziale e vitale per i pesci in quanto limitano l’inquinamento dell’acqua, assorbono le sostanze nocive come i nitrati e fanno la fotosintesi, trasformando l’anidride carbonica in ossigeno. Dobbiamo averne cura esattamente come l’abbiamo per i pesci e scegliere sempre un terriccio fertilizzato affinché possano vivere bene. Ma quali scegliere? Vediamo le principali:

  • Anubias barteri: arriva a 10 cm di altezza. Ottima per gli acquari medi e piccoli o per chi vuole mantenere bassa l’altezza della vegetazione;
  • Echinodorus tenellus: ottima per chi vorrebbe un prato erboso. Questa piccola pianta ricopre buona parte della superficie creando quell’effetto di prato inglese che è sicuramente molto elegante;
  • Rotala macrandra: pianta dai colori variopinti, che ha bisogno di molta luce;
  • Vallisneria spiralis: ottima per vasche alte, misura dai 25 ai 50 cm, spesso utilizzata insieme a Elodea, anch’essa una pianta alta;

4 – L’acqua

Bene, abbiamo idealmente posizionato e arredato la nostra vasca, ora però la dobbiamo riempire. Possiamo scegliere qualunque acqua vogliamo? Ovviamente no, dobbiamo stare attenti ai valori della stessa per preservare la salute dei nostri pesci.

In teoria potremmo anche utilizzare l’acqua del rubinetto, ma solo se l’abbiamo filtrata da tutte le impurità, senza cloro e cloramine che devono essere eliminate tramite biocondizionatori decloratori.

Se vogliamo l’acquario perfetto, almeno una volta a settimana dobbiamo testare l’acqua e assicurarci che i valori di nitrati e nitriti siano molto bassi, mentre il test sul PH dovrebbe darci come risultato ottimale una cifra tra 5.5 e 8.

Per tutte le informazioni in merito a questi test possiamo chiedere al commesso dell’acquario, che saprà fugare ogni nostro dubbio e guidarci verso la soluzione migliore.

5 – I pesci

Finalmente arriviamo alla parte più importante: i pesci. Come abbiamo già detto, la scelta del numero e della tipologia di pesci dipende strettamente dalla quantità di acqua che abbiamo a disposizione. Alcune specie, anche se molto belle, richiedono una cura maggiore e sono sconsigliate per chi è alle prime armi. Vediamo quindi quali sono le specie migliori di pesci da inserire nel nostro acquario in casa:

  • Guppy: piccoli pesci dai colori accesi e variopinti, fanno la loro bella figura in casa;
  • Black Molly: pesce abbastanza grande per un acquario, circa 15 cm, caratterizzato dalla livrea nera che gli dà il nome. L’eleganza e la sinuosità lo contraddistinguono.
  • Platy: pesce particolarmente versatile che si adatta a tutti i tipi di acqua e che non necessita di valori particolari di PH. Le sfumature che lo ricoprono vanno dal giallo scuro all’arancio e somiglia un po’ al pesce rosso;
  • Barbo Tigre: la versione tigrata del pesce rosso. Aggiunge quel tocco di esoticità all’acquario ed è caratterizzato da un spirito vivace e socievole;

Quando tutte le decisioni le avremo prese, potremo procedere all’acquisto e alla sistemazione del nostro acquario. Ricordiamo sempre che stiamo parlando di esseri viventi e non di arredamento, quindi prestiamo loro particolare cura e attenzione!

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