La legge di stabilità, che pone un bilancio dell’anno corrente su quelli che saranno gli investimenti pubblici, ha decretato che entro il 2017 il pil crescerà dell’1% e per raggiungere questo scopo, molti sono stati gli investimenti e le riforme nell’ambito dell’edilizia. In primis vediamo l’approvazione dell’Ecobonus, prolungata fino al 2021, con la solita dilazione del rimborso in dieci anni. Per chi non lo sapesse, l’ecobonus permette di effettuare lavori nella propria casa ricevendo un rimborso fino a 40.000€ per appartamento, con una percentuale che sale al 70 per i condomini che intendono rifare il “cappotto” della casa (rivestimento esterno) e al 75% per chi si concentra sul miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva.
Visti i recenti fenomeni sismici che hanno interessato il centro Italia, è stato riattivato anche il Sismabonus, un rimborso che parte dal 50% sui lavori di ristrutturazione della propria abitazione fino ad arrivare all’80% per le singole abitazioni e 85% per i condomini. Il tutto è pensato per incentivare la sicurezza strutturale delle abitazioni, con il sismabonus che raggiunge il massimo per chi farà salire il proprio appartamento di due classi di rischio, mentre fino al 75% per chi invece salirà di una classe solamente. Attivo anche questo fino al 2021, è valido anche per le seconde case e a tutte le attività produttive che si trovano nelle zone ad alto rischio sismico. Tra le spese rimborsabili rientreranno anche quelle previste per la verifica antisismica, con un importo stanziato di 1,5 miliardi di euro.
Non dimentichiamo poi che è stato confermato anche il bonus per le ristrutturazioni, con una percentuale del 50%, così come l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (all’interno delle ristrutturazioni) per la stessa percentuale. È attivo anche il bonus mobili per le giovani coppie (almeno uno dei due deve essere under 35).
Per quanto riguarda l’edilizia pubblica, 2,1 miliardi sono stati stanziati per la riqualificazione di 120 periferie, mentre 7 miliardi verranno dedicati, nei prossimi 7 anni, alle situazioni di dissesto idrogeologico.
Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, si è detto favorevola alla manovra, anche se sarebbe necessaria una riduzione della tassazione sugli immobili ad uso non abitativo (negozi e uffici) per agevolare il commercio. Le possibili misure individuate sono: una cedolare sui redditi da locazione non abitativa, l’aumento al 25% (o anche il ripristino del 15%) della deduzione forfettaria Irpef per le spese, ridotta al 5% con la legge Fornero e un limite di legge alle aliquote Imu-Tasi.
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