Per molti anni le banche non hanno dato particolari possibilità ai lavoratori autonomi di fare richiesta per ottenere un mutuo, poiché tra i requisiti principali c’era un’entra mensile fissa e sicura, che solo un lavoratore dipendente può garantire.
La situazione socioeconomica è cambiata nel tempo e gli istituti di credito hanno iniziato a concedere mutui anche ai possessori di Partita IVA, purché dimostrino di avere un reddito complessivo molto buono.
Questo non vuol dire che ottenere un mutuo con partita iva sia semplice, le procedure sono molto rigide e le banche richiedono diverse garanzie prima di confermarne l’accensione.
Quali garanzie per ricevere il mutuo?
Oltre al reddito, che viene accertato tramite le dichiarazioni dei redditi (Modello Unico) dei due anni precedenti, e gli estratti del conto corrente bancario, l’istituto di credito effettuerà alcune verifiche e terrà conto:
- Dello stato e dell’andamento dell’attività commerciale e/o professionale
- Delle entrate dell’ultimo anno
Inoltre, chiederà di nominare un garante con busta paga, che interverrà nel pagamento delle rate, in caso di inadempienza del richiedente.
Se però il mutuo viene chiesto da un under 36, grazie al DL Sostegni bis, la garanzia può fornirla lo Stato.
Ci sono però altre garanzie che un possessore di partita iva può fornire in fase di richiesta di mutuo: il possesso di uno o più immobili oppure la copertura offerta dal Consorzio di Garanzia Collettiva Fidi.
In questo caso, versando una quota di adesione, il consorzio interviene con una garanzia aggiuntiva sul 50% del totale del finanziamento.
Si può anche fare richiesta di polizza per proteggere il finanziamento richiesto, ovvero, un contratto assicurativo, che può anche essere stipulato presso altro ente bancario, e non per forza presso quello che ha concesso il mutuo.
Come fare richiesta del mutuo con partita iva
Prima di richiedere un mutuo, è importante valutare attentamente la capacità di rimborso in base al reddito generato dalla tua attività imprenditoriale. Come anticipato, la banca valuterà il tuo flusso di cassa, i profitti e le tue prospettive di reddito futuro per determinare se sei in grado di sostenere i pagamenti del mutuo.
Raccogli tutta la documentazione necessaria che solitamente include la dichiarazione dei redditi dell’ultimo anno e gli estratti conto del conto corrente dell’attività commerciale. Potrebbe essere richiesta anche la presentazione del bilancio aziendale, dei certificati delle imposte pagate e di altri documenti finanziari.
Le banche tendono a valutare positivamente le attività imprenditoriali stabili e in crescita. Pertanto, è utile dimostrare che la tua attività è ben consolidata, ha una buona reputazione e sta generando profitti costanti nel corso del tempo. Alcuni istituti di credito richiedono anche un piano di business dettagliato che spieghi le prospettive di reddito futuro e le strategie di crescita della tua attività.
Infine, ti consigliamo di consultare diverse banche e istituti finanziari per confrontare le offerte di mutuo disponibili. Ogni istituto può avere requisiti e condizioni leggermente diversi, quindi una comparazione attenta può aiutarti a trovare la soluzione migliore per le tue esigenze.
Spero che questo articolo ti sia tornato utile e se hai qualche consiglio sul prossimo scrivici in privato e lo faremo volentieri!
Enrica Mazzei Tel. 393 5630028
Agente immobiliare Olbia & Costa Smeralda
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