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Condominio come funziona il riscaldamento centralizzato

Sull’argomento collegato al riscaldamento condominiale c’è spesso molta confusione. Spesso a causa di questa forma di riscaldamento, nascono delle vere e proprie ritorsioni condominiali che a volte portano uno dei condomini a decidere di distaccarsi dal riscaldamento centralizzato.

In effetti gli impianti di tipo centralizzato hanno il vantaggio di consentire ai proprietari di poter beneficiare di un notevole risparmio, ma come sempre ci sono anche svantaggi.

Vale quindi la pena di analizzare questo metodo di riscaldamento per capire come gestirlo.

Quali sono le caratteristiche del riscaldamento centralizzato?

In un condominio con riscaldamento centralizzato, c’è una caldaia unica per tutti gli appartamenti. I caloriferi presenti in ogni appartamento sono muniti di valvole per regolare la temperatura, potendo così gestire il consumo energetico di tutto il condominio evitando gli sprechi dei singoli inquilini.

Tali dispositivi consentono pure di assicurare una corretta suddivisione della spesa per il riscaldamento, basandosi sui reali consumi dei condomini.

Come deve essere la temperatura

I riscaldamenti centralizzati hanno una temperatura fissata a livello nazionale, per dare la garanzia del buon dosaggio di calore degli edifici, diminuendo contemporaneamente lo spreco dal punto di vista energetico.

Nelle abitazioni la temperatura deve essere sempre mantenuta tra minimo i 20 e massimo i 22 gradi.

Quali sono gli orari di accensione

La durata massima di accensione dei termosifoni viene indicata dalla normativa nazionale, mentre non dice nulla per quanto riguarda le fasce orarie.

Gli orari dell’accensione sono segnalati all’interno del regolamento di condominio. Durante l’assemblea di condominio si stabilirà quando bisognerà accendere il riscaldamento. Ovviamente basandosi sempre sulle fasce orarie indicate nel regolamento condominiale.

La validità della delibera assembleare sul riscaldamento avviene in questi casi:

  • Durante la prima convocazione la decisione è presa a maggioranza, dai partecipanti equivalenti come minimo alla metà del valore di tutto il condominio.
  • Nella seconda convocazione la decisione finale si basa sui voti che costituiscono almeno un terzo dei partecipanti, oltre a un terzo del valore nel condominio.

Riscaldamento centralizzato: i vantaggi

Uno dei benefici del riscaldamento centralizzato è quello economico: ha  un impatto minor sui costi. Difatti gli inquilini devono pagare solo le quote correlate al consumo di combustibile, che sono distribuite in base alle tabelle millesimali. Poi ci sono le spese per effettuare gli interventi della manutenzione periodica, sempre suddivise in base ai millesimi.

I proprietari sono tenuti a pagare le spese per l’acquisto e l’installazione dell’impianto centralizzato, quando si tratta di edifici di nuova costruzione. Inoltre devono pagare anche le spese per un eventuale cambio del vecchio impianto con uno nuovo. Un investimento che viene suddiviso tra i vari proprietari.

Per le spese di acquisto, montaggio e manutenzione e quelle collegate alla gestione e al combustibile da comprare, l’impianto centralizzato offre sicuramente maggiori vantaggi rispetto a quello autonomo.

I limiti dell’impianto centralizzato

La libertà di gestione ridotta è uno degli svantaggi maggiori dell’impianto centralizzato. Ciò in quanto si devono rispettare le ore di attività giornaliere presenti nella tabella di marcia.

Infine l’accensione del riscaldamento condominiale è permessa unicamente durante l’inverno, di solito da metà ottobre fino alla fine di marzo.

Spero che questo articolo ti sia tornato utile e se hai qualche consiglio sul prossimo scrivici in privato e lo faremo volentieri!

Enrica Mazzei Tel. 393 5630028

Agente immobiliare Olbia & Costa Smeralda

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