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Inverno in Sardegna

A ottobre inoltrato non possiamo non strizzare l’occhio all’inverno che ormai è alle porte. Giornate piovose, morbide coperte, un the caldo ed ecco che la nostra casa diventa il posto migliore del mondo in cui rilassarsi al termine di una giornata. Ma inverno significa anche neve, Natale e soprattutto vacanze. E anche nel periodo più freddo dell’anno, la Sardegna sa stupire con una moltitudine di occasioni per trascorrere le vacanze rilassandosi, oppure da turista incallito, con tante attrazioni da visitare e feste tradizionali alle quali partecipare.

Iniziamo a parlare con chi vuole vivere la Sardegna in pieno relax. Piste da sci rinomate e campi da golf sterminati non sono l’unico modo per rilassarsi in questa regione. Con il freddo infatti, qui si mangiano i ricci e ostriche nei vari chioschetti sui lungomare di Cagliari e Alghero, dove possiamo acquistare anche il Carignano del Sulcis, il vino rosso tipico della zona, magari accompagnato da un bel piatto di lorighittas, la pasta fatta in casa ritorta, con cinghiale e funghi. Alghero offre anche gite in barca per l’avvistamento di delfini, l’esplorazione di grotte marittime o una giornata di trekking nell’Oasi delle Prigionette.

Se invece siamo alla ricerca dell’arte, una delle attrazioni più pittoresche è il paesino di Orgosolo, che conta più di 150 murales sparsi per le mura delle case dell’intero paese… un vero inno alla street art. Istallazioni artistiche sono poi presenti a Ghilarza, nella provincia di Oristano per via del Global Futur, dove gli stilisti si confrontano con la tradizione nei pressi di una delle chiese romaniche più belle dell’isola. Sempre all’insegna dell’arte non si può non citare la notte di San Silvestro a Cagliari, che per l’occasione viene allestita come un immenso teatro. Per ricordare i bombardamenti del 1943, in sette piazze si potranno rivivere le musiche tradizionali dell’epoca, una piazza per ogni decennio fino al 2013.

Sul fronte della tradizione non si può non citare il carnevale, festività molto sentita in tutta la Sardegna, che si apre con la festa a Sant’Antonio Abate e vede, tra le manifestazioni più particolari, la Sfilata dei Mamuthones di Mamoiada, dove degli uomini vestiti con pelli di pecora nera e armati di grandi campanacci, vagano per il paese accompagnati dagli issohadores, che indossano una maschera bianca e armati di fune catturano i passanti. Farsi catturare è un segno di buon auspicio che porta fortuna e fertilità alle donne e buon lavoro agli uomini. A Sartiglia di Oristano invece si tiene la Corsa all’Anello, di stampo medievale che si tiene l’ultima domenica e il martedì del carnevale.

Infine non si può trascurare l’aspetto archeologico dell’isola. Se siamo affascinati dalla storia, qui troveremo numerosissimi siti archeologici da visitare, tra cui decine di siti nuragici (che ospitano i nuraghi, ovvero antiche abitazioni ricavate nella pietra, migliaia di anni fa), senza trascurare le recenti scoperte del sito di Tharros, antica città portuale di origine protosarda, dal quale sono emersi resti di epoca fenicio-punica, raggiungibile tramite un suggestivo percorso attraverso la scogliera.

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