L’estate è il momento perfetto per andare a mare e non c’è nulla di più bello che trovare l’acqua cristallina e calma in cui immergersi. Ci potrebbe capitare, sopratutto in Sardegna, di imbatterci in una stella marina. Il nostro primo istinto è quello di prenderla per farci una foto e metterla sui social, ma non dobbiamo farlo assolutamente!
Sollevare una stella marina dal fondale, tirarla fuori dall’acqua, anche solo il tempo per farsi una foto, potrebbe ucciderla!
Cos’è una stella marina?
Le stelle marine sono animali contraddistinti dal dermascheletro, una pelle rinforzata e inspessita dal calcare. Si muovono sul fondale tramite un complesso sistema idraulico che filtra l’acqua all’interno del corpo e ne regola la pressione per agevolare lo spostamento, producendo un muco particolare che permette ancor meglio lo scivolamento tra gli scogli sottomarini. Per via della forma e della colorazione, sono considerati gli invertebrati più belli e attraenti della fauna marina e sono diffusi nei mari di tutto il mondo.
Cosa mangia?
Le stelle marine si dividono in due tipi: microfaghe e macrofaghe. Le prime si nutrono di microrganismi animali planctonici ancorati al substrato degli scogli, inglobandoli nel corpo tramite il muco e le ciglia disposte sulle zampe. Le seconde invece divorano molluschi e piccoli pesci morti o morenti, estromettendo lo stomaco dalla bocca, inglobando la preda e digerendola, trasformandola in succhi che vengono assorbiti poi dalla stella. E si, sono tutte carnivore.
Perché la stella marina non va toccata?
Prima ancora del “tirarle fuori dall’acqua“, già toccare una stella marina è un danno per l’animale. Le nostre mani sono piene di microrganismi innocui per noi, ma che possono danneggiare la stella marina che stiamo andando a toccare. Oltretutto, il solo atto di toccarle, altera la temperatura interna della stella, che si trova avvolta da un corpo caldo ben 36-37 gradi (la temperatura media di una persona). Ma non è solo la temperatura interna che viene alterata, ma anche il muco che la ricopre viene disperso, perché noi la stiamo afferrando.
Come abbiamo visto il muco è fondamentale alla stella per inglobare le microscopiche prede di cui si ciba e per spostarsi. Tirandola fuori dall’acqua poi, la condanniamo a morte. Il sistema idraulico cerca di continuare a funzionare, ma trova aria al posto dell’acqua e questo crea dei blocchi di bolle d’aria all’interno della stella, che possono portare alla morte. Anche quei pochi minuti necessari a farci un selfie da mettere su Instagram, le sono letali.
Una volta tornata in acqua, la stella marina inizierà un lento processo di deterioramento, che la porterà lentamente alla morte.
Il clima
Negli ultimi anni il clima è cambiato radicalmente e l’alterazione delle temperature marine, così come gli eventi climatici stessi, hanno causato una moria spaventosa per più di duemila specie di stelle marine. A largo delle coste nord-occidentali dell’Oceano Pacifico, si è registrata una malattia che ha colpito solo questi bellissimi animali. Asteroid idiopathic wasting syndrome, questo il nome, che porta a un deterioramento progressivo del corpo, fino alla perdita delle braccia o all’esplosione dello stesso.
Questa malattia ha portato alla morte di massa di decine di specie di stelle marine, un fenomeno tanto esteso da essere considerata la malattia più devastante per gli invertebrati marini.
Il futuro delle stelle marine è minacciato anche senza il nostro intervento. Se vogliamo preservare queste bellezze naturali rinunciamo a una foto sui social e salviamo quello che, non dimentichiamolo, è un essere vivente!
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