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Tasse sulla casa: Imu e Tasi in scadenza

Tra gli appuntamenti di dicembre non possiamo ignorare quello con Imu e Tasi, da pagare entro il 18 di questo mese. Già dal 16 giugno di quest’anno, dopo i vari cambiamenti degli ultimi anni, i proprietari di immobili pagano l’imposta sui servizi municipali e la tassa sui servizi indivisibili sugli immobili diversi dall’abitazione principale, ad esclusione della prima casa (a meno che questa non sia un immobile di lusso). L’acconto di giugno era pari al 50% dell’imposta ed è stato corrisposto con le aliquote valide per il 2016. Tra poco quindi ci ritroveremo a saldare il restante 50%, che in teoria dovrebbe avere come limite massimo il 16 dicembre, ma cadendo di sabato, sarà posticipato al 18.

Per quanto riguarda l’Imu, viene confermata l’esenzione sulla prima casa a meno che non si tratti di immobili rientranti in determinate categorie e quindi considerati di lusso. Le categorie catastali che non sono esenti sono: A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli o palazzi di eminenti pregi storici). In questo caso si applica un’aliquota dello 0.4%. Restano quindi confermate le aliquote del 2016, con la possibilità per i sindaci di diminuirle, ma non di aumentarle.

Ci sono casi specifici in cui l’immobile viene equiparato ad abitazione principale e quindi esentato dal pagamento dell’Imu:

  • Unità immobiliari adibite ad abitazione principale di soci assegnatari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivise.
  • Alloggi classificati come sociali ai sensi del decreto del 22/04/08 del Ministero delle Infrastrutture.
  • Unità immobiliari di proprietà del personale di servizio permanente delle Forze Armate o della Polizia, dei Vigili del Fuoco e del personale della carriera prefettizia non concesso in locazione.
  • Casa assegnata al coniuge in caso di separazione.
  • Casa appartenente a cittadini residenti all’estero, se si è pensionati nel Pase dove si risiede, se si è iscritti all’AIRE e l’immobile non risulta né locato né utilizzato per un comodato d’uso.
  • Unità immobilire, non locata, posseduta per proprietà o a usufrutto da anziani o disabili ricoverati in istituto, qualora lo stabilisca l’opportuna delibera comunale.

Per il saldo della Tasi, sono esentate dal pagamento anche le pertinenze dell’abitazione principale. Per quel che riguarda le aliquote, i comuni possono mantenere le maggiorazioni dello scorso anno (+0,8%), ma non possono aumentarle. Tutti i proprietari di una prima casa sono esenti dal saldo della Tasi (sempre che non sia un’immobile di lusso), ma se i componenti dello stesso nucleo familiare abitano in immobili diversi, solo uno di questi (quello considerato come prima casa) sarà esente dal pagamento.

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