In particolare negli ultimi anni, si è molto discusso sulla necessità dei permessi da richiedere al proprio comune di residenza per poter installare vetrate frangivento e simili.
Con l’ultimo decreto di legge n 115/2022(decreto aiuti bis), che modifica il Testo Unico Edilizio, finalmente si ha una risposta chiara. La modifica riguarda, infatti, la classificazione delle vetrate che ora vengono catalogate nell’edilizia libera.
Quali sono i cambiamenti che comporta la nuova norma
L’attuale classificazione chiarisce, finalmente, che per questo genere di lavori non occorre fare nessuna richiesta per l’ottenimento di una specifica autorizzazione, semplificando enormemente la condizione di chi vuole apportare tali modifiche alla propria abitazione.
Il potere decisionale che prima spettava alle Regioni e alle amministrazioni comunali, con la possibilità di stabilire linee guida differenti a seconda dei luoghi, oggi, non è più di loro competenza, ma ogni cittadino ha la libertà di procedere senza bisogno di permessi. Ovviamente, per rientrare nella categoria dell’edilizia libera ci sono, comunque, dei criteri da rispettare.
Requisiti previsti dal decreto
Il decreto di legge entrato in vigore il 20 settembre 2022, sancisce quelli che sono i criteri base da rispettare per non incorrere in abuso edilizio.
Ci sono, dunque, delle caratteristiche che al momento dell’installazione non possono essere violate per poter procedere senza permessi; le vetrate devono:
- Fornire una protezione temporanea dalle intemperie del tempo di balconi, verande e logge;
- apportare un miglioramento energetico (inteso come risparmio concreto);
- apportare la riduzione di eventuali dispersioni termiche;
- migliorare il riparo della casa da pioggia e altri agenti atmosferici;
- essere apribili per garantire il ricambio e la circolazione d’aria;
- avere un impatto visivo per quanto possibile ridotto.
Una delle cose più importanti per essere in regola è che la chiusura di qualsiasi vano o ambiente, non aumenti in nessun modo la cubatura dell’abitazione creando di fatto una stanza o uno spazio aggiuntivo.
Il montaggio della vetrata, quindi, non può e non deve realizzare un nuovo ambiente adibito a residenza o comunque abitabile cambiandone la destinazione d’uso.
Vepa: definizione e dettagli da conoscere
Con la sigla Vepa si indicano delle vetrate panoramiche amovibili. Si tratta, dunque, di strutture trasparenti completamente rimovibili che grazie alla presenza di un sistema a scorrimento possono essere aperte e chiuse a seconda delle rispettive esigenze.
La funzione di queste vetrate è quella di chiudere spazi esterni, normalmente esposti alle intemperie, per proteggerli, appunto, dagli agenti atmosferici.
Le Vepa vengono installate attraverso una semplice guida a pavimento e non hanno quindi bisogno di interventi di lavoro particolari.
Essendo realizzate quasi completamente in vetro, il loro impatto estetico è sostanzialmente minimo e discreto, e, oltre a riparare gli ambienti da pioggia, vento, sole ecc. evitando la dispersione termica, sono in grado anche di abbattere i rumori esterni di circa 20/25 decibel garantendo in questo modo uno spazio tranquillo e rilassante.
Tipologie differenti
In base alle singole esigenze è possibile scegliere (oltre ai colori e i materiali di una eventuale cornice) fra due modelli che offrono due differenti sistemi di apertura e chiusura:
- Vetrate scorrevoli parallele (sistema scorrevole su carrelli)
- Vetrate scorrevoli a pacchetto (dotate di ante che scorrono su loro stesse)
In conclusione, le vetrate Frangivento sono un’ottima soluzione per chiudere verande e balconi con eleganza e funzionalità.
Spero che questo articolo ti sia tornato utile e se hai qualche consiglio sul prossimo scrivici in privato e lo faremo volentieri!
Enrica Mazzei Tel. 393 5630028
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