Solo per il 2020, la manovra di bilancio prevede il bonus facciate, che ci aiuterà a ristrutturare la facciata della nostra casa con detrazioni notevoli! Perché solo per il 2020? Il governo vuole capire se è un’iniziativa che può funzionare e, se avrà successo, verrà riproposto nelle prossime leggi di bilancio. Vediamo insieme come rientrare in questo bonus!
Lo scopo è quello di riqualificare tutte le città, spingendo i contribuenti a fare un “lifting” alla propria casa, grazie a uno sgravio fiscale del 90% delle spese!
Le caratteristiche del bonus facciata
La forma definitiva della legge di bilancio prevede che il bonus facciate abbia queste caratteristiche:
- Sono esclusi dal bonus tutti gli interventi su infissi e impianti, lasciando al bonus un utilizzo puramente estetico.
- Non è ammesso nelle aree a bassa urbanizzazione. Sono stati identificate tre tipologie di territori. A e B possono usufruire del bonus, mentre l’area C, nella quale sono comprese le aree destinate a nuovi complessi abitativi, non si potrà utilizzare.
- Il bonus facciate è stato esteso anche ai titolari di redditi d’impresa e di lavoro autonomo. Ciò significa che potrà essere utilizzato anche da società proprietarie di immobili e alberghi.
- Si potrà portare in detrazione i lavori edili eseguiti per il restauro della facciata o il recupero della stessa.
- Prevista una detrazione del 90% solo per le spese documentate effettuate nel 2020.
- Non ha un limite di spesa massima.
- La detrazione può essere riconosciuta anche per i lavori di manutenzione ordinaria. Basterà quindi ritinteggiare la facciata per accedere al bonus.
- Il bonus è cumulabile con altre detrazioni fiscali. Si potrà quindi ad esempio ritinteggiare la facciata e al contempo eseguire i lavori usando l’ecobonus.
A chi è destinato il bonus facciata
Possiamo accedere alla detrazione del 90% sia per la nostra casa privata, sia per un condominio e comprende il recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, parti di edifici esistenti o su unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, purché ubicati nelle zone identificate come A e B.
Sono ammessi lavori di pittura o tinteggiatura esterna sulle parti opache della facciata, ma anche il restauro, pittura o pulitura di balconi e fregi decorativi.
Le spese ammesse sono quindi quelle che riguardano l’involucro esterno e visibile della casa, ciò comprende tutti i lati e non solo quello frontale. Tra i lavori ammessi troviamo:
- Intonacatura
- Verniciatura
- Rifacimento di ringhiere
- Decorazioni
- Marmi di facciata
- Balconi
- Grondaie
- Pluviali
- Parapetti
- Cornicioni
Inoltre sono comprese nella detrazione anche le spese relative a perizie e sopralluoghi, ottenimento dell’attestato di prestazione energetica, le spese per i ponteggi e quelle per lo smaltimento dei materiali rimossi.
Spese escluse
Come già detto, il bonus non copre le spese relative alla ristrutturazioni di impianti o di parti non opache della casa. Ciò comprende:
- Chiostrine
- Cavedi
- Cortili
- Spazi interni non visibili dalla strada
- Sostituzione delle vetrate
- Infissi
- Portoni e cancelli
A o B?
Il bonus è applicabile nelle zone territoriali identificate come A o B. Nella zona A sono interessate tutte quelle parti di territorio che comprendono agglomerati urbani di interesse storico, artistico o di particolare pregio ambientale, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante.
Nella zona B troviamo invece le parti di territorio edificate, anche solo in parte, considerando tali le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è superiore a 1,5 mc/q.
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